Alle ore 12 inizierà in via Allegri a Roma il Consiglio Federale che darà il via ufficialmente alla ricostruzione post Mondiale 2014. In realtà già alle 10.30 i presidenti di tutte le componenti del calcio italiano saranno convocati in una sorta di pre-riunione (presieduta dal vicepresidente Figc Demetrio Albertini) per discutere della nomina del nuovo commissario tecnico. I nomi in ballo restano gli stessi, con Mancini e Guidolin favoriti. Anche se si rafforza l’ipotesi (mozione Carlo Tavecchio) di un tandem formato da un tecnico esperto (Zaccheroni?) che faccia da tutor a un volto nuovo come Antonio Cabrini o Paolo Maldini.
A proposito dell’ex capitano del Milan, recentemente assolto dall’accusa di corruzione per un caso risalente al 2010, il suo futuro in Nazionale è praticamente certo. Possibile per lui l’incarico di capo delegazione al posto del dimissionario Albertini, anche se l’Aic ufficialmente vuole candidare il campione del Mondo nel 2006 Simone Perrotta.
Maldini ha vestito la maglia azzurra fino al fallimentare Mondiale disputato nel 2002, il quarto da lui giocato dopo quelli nel 1990, 1994 e 1998. Dopo l’addio al calcio giocato, Maldini non ha mai svolto ruoli dirigenziali e non ha risparmiato polemiche nei confronti di Adriano Galliani
A dicembre 2012 escluse l’eventualità di diventare allenatore “perché ho visto mio padre e la vita da nomade che faceva. Non fa per me”. Molto più ottimista si mostrò per quanto riguarda un possibile incarico dirigenziale:
Io credo di avere vissuto tutta l’evoluzione del calcio moderno, quindi sì, potrei fare il dirigente. Nel calcio non è che abbondi la gente competente al 100%. C’è chi si è inventato il lavoro, ma non sempre trovi chi sa di tattica, di calciatori, di psicologia calcistica. Gli anni da capitano del Milan, dal ‘97 in poi, mi sono serviti tanto. L’ho fatto anche in Nazionale, dal ‘94 al 2002, ma è stato diverso: in Nazionale gestisci l’evento, nel club la quotidianità. E impari tantissimo.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG